Amarcord

Amarcord

Prosegue il magico Martedì alle Colline Massesi e sfilano al nostro fianco i ricordi più belli. Succede allora, che si rivede il redivivo Scandurrosky, quanto mai carico e in vena di realizzazioni. Il bomber Roberto difatti, sente l'odore di semifinale e si riaffaccia sui terreni verdi, poco importa se sintetici. Il suo fiuto del goal somiglia tanto a quello dei kakà, o dei Seedorf dei tempi migliori. Ci viene in mente una mitica sfida con il Reds di Manchester, in uno stadio San siro gremito di diavoletti. Passano gli anni e oggi al "Meazza" spunta la sagoma di Matteo, ingegnere part-time e tifoso ultras a tempo pieno. Il nostro Laureando salta da Firenze a Milano con la velocità e l'agilità del miglior Alberto Aiello in fascia. Speriamo di rivederlo presto a Massa, magari portandosi dietro il suo amico Mario Balotelli che Luigi sarebbe felice di avere in squadra. Prosegue infatti tra gli under, l'azione intimidatrice del Chioni verso i suoi uomini, stressati e sottoposti ancora una volta ad un continuo e spudorato comportamento che gli avvocati definirebbero con un nuovo termine chiamato " MOBBING ". Lo stesso De Coubertin si rivolta nella tomba ad ogni mossa anti-sportiva del nostro Gigione, cosa che comunque viene perdonata da tutti a fine gara. Chissà se per il prossimo Martedì gli under non mettano la formazione proposta nella foto in alto e battano i vecchietti. Di sicuro Scandurrosky e il Presidente rivivrebbero la magica notte di qualche anno fa con il Manchester e gli interisti potrebbero iniziare a gustarsi una coppa che sembra già vinta. Quindi, le prossime settimane il blog seguirà le gesta della armata nera-azzurra e si prepara ai festeggiamenti. Per il momento il P.I.L. italiano si è mosso notevolmente, visto che dopo le folli spese dell'ultima mangiata, le casse del tesoro si sono rimpinguate. Del resto non è lecito a Quarant'anni sognare di aver già vinto la Champions, con la modica cifra di soli 12 Euro cadauno ?
Buona settimana Guerrieri!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

De Coubertin: L'importante non è vincere, ma partecipare per poter vincere.