Pepata di cozze

Pepata di cozze

Come ormai avviene da un paio di anni a questa parte, il Martedì nostrano è diventato una scappatoia, una via di fuga, insomma un angolo di paradiso dove ognuno di noi cerca la sua dimensione. In fin dei conti poi, si va alla ricerca solo del proprio spazio, senza intaccare gli equilibri dei restanti giorni della settimana. Qualcuno in particolare fa della vittoria, l'essenza stessa della manifestazione e si prodiga anima e corpo per raggiungere il risultato. Altri scelgono la strategia della spensieratezza, non curandosi delle tabelle o delle statistiche; una parte invece considera l'appuntamento come un diversivo allo stress quotidiano. Non mancano nemmeno coloro, che in condizioni fisiche precarie, si uniscono al collettivo per condividere unicamente il post-match versione culinaria. Insomma il copione è forbito di tutte le colorazioni e tonalità, colmo di aspettative e sorprese, ma in fondo pare che il finale sia scolpito a caratteri cubitali. Chissa perchè si conclude sempre con il festival del colestrerolo, con la sagra del mangia e fuggi ! Stavolta è toccato ad una impepata di cozze, divorata in alcuni settori della sala con tutti i gusci. Hanno allietato la serata " Spaghetti allo scoglio " e ha sfilato sulla passerella in pompa magna, una focaccia farcita di mascarpone e pezzi di cioccolato fondente. Il tutto ha fatto da cornice alla vittoria, attesa da troppo tempo, del prode Luigi, salito sugli allori per una sagace tattica pre-partita. Tal giovanotto, con una manovre degna del miglior Lippi, ha strappato agli avversari i migliori giocatori e si è accaparrato anche il mitico Presidentissimo, reduce dalla trasferta nei monti Silani. Il Gigione, con l'uomo in più, la squadra più forte e con gli avversari distratti dall'imminente mangiata a base di mitili locali, ha portato a casa il bottino pieno. Ma va bene così, visti gli ultimi mesi di disfatte e la bontà delle portate al tavolo. L'entusiasmo è stato tale che anche Alberto e Gianfranco si sono uniti alla combriccola, e hanno brindato all'evento. Ha chiuso la serata Romeo, che con le sue schitarrate amorose ha serrato la corte ad una Giulietta in versione attempata, sportasi da un balcone prospicente il tavolo dei commensali. La dolce pulzella ha lanciato l'esca amorosa e il baldo rampollo non ha saputo resistere al richiamo della carne. Non sappiamo come si è evoluta la vicenda, ma non mancheranno certo in futuro le tavolate e le occasioni per discorrere su questo e su altri episodi. Basterà solo non mancare il Martedì alle Colline Massesi.
Buone settimana Guerrieri!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Gilbert Keith Chesterton : E Noè diceva spesso a sua moglie, quando si sedeva a tavola: "Non m'importa dove va l'acqua, purché non vada nel vino".

Commenti

  1. France scrive i blog come romanzi del '700...mitico. AleFab

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  2. l'importante è nn essere vecchi come uno del 700. ciao grande

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