Sanremo sempre giovani

Senza ombra di dubbio, l'ultima uscita alle Colline ha assunto toni decisamente sonori. Sarà per la concomitanza con il festival più odiato al mondo o per l'accavallarsi con gli impegni di Champions, ma il nostro martedì ha generato una sfilza di cantanti e suonatori. Ha aperto le danze Giulione, che ha ingurgitato chiacchiere e bomboloni prima del match, e i suoi inconfondibili rumorini hanno deliziato i compagni di squadra. In campo ha poi eseguito alcune sviolinate con la palla ai piedi, ed ha recuperato il gap iniziale della nube tossica. Dal canto suo Francesco ha sfornato fra i pali, una esibizione degna della corrida di Jerry Scotti, compensata dai suoi canti di gioia legati alla vendita di ben sette copie del nostro libro. Giuseppe ha aiutato Geordy nell'interpretazione del remake di " The Wall " contro la rete, mentre Benattia ha fatto uno dei suoi soliti assoli con la palla. Ai bordi del campo il fringuello Renzo si è esibito in una modernissima versione di "Singing in the rain", con tanto di ombrellino e vero portamento da cantante consumato. Alle nove, puntuale come l'Ammiraglio Nelson, il buon Luigi ha suonato la sirena che segna la fine delle ostilità, guarda caso con la sua squadra in vantaggio di un misero gollettino. Inni inglesi e marcette funebri hanno accompagnato la lunga notte di Scandurrosky e dei tifosi milanisti, attapirati e suonati da una squadrettina quale il Tottenham, mentre da Marina si sono levati in alto i cori di Matteo e dei suoi amici interisti. Ci sarà tempo e modo di rifarsi, per il nostro bomberone siculo-massese e siamo certi che il Milan regalerà a tutti noi altre soddisfazioni. Ma la vera perla della serata è stata la cameriera di una delle tante osterie che ci hanno ospitato, che ha dovuto esibirsi in una vero e proprio acuto per attirare la sua attenzione. Tutto per colpa dell'angelica Canalis che ha improvvisando un balletto con un vestitino attillato distraendo il gruppo e evocando in noi trattati di anatomia. Si è parlato di labbra grandi e piccole, sono state citate costole rotte e mancanti, e si è fatto menzione di noci-pesche piazzate in parti non precisate del corpo. Tutto mentre l'ignara signorina chiedeva a noi poveri attori distratti, la frase di rito " Allora .. Quanti caffè ? ". L'arrivo di Cuffa, come ospite canoro ha ridestato la compagnia e riportato il tutto alla normalità. La prima di Sanremo si è chiusa a quel punto in bellezza, in fin dei conti il nostro Martedì è invidiato anche da Gianni Morandi che se venisse a trovarci giocherebbe sicuramente con Luigi, visto che lui stesso ha coniato lo slogan " Uno su mille, ce la fa....... a vincere !!! " Buona settimana canterina, Guerrieri !

Johann Wolfgang Goethe: Si dovrebbe, almeno ogni giorno, ascoltare qualche canzone, leggere una bella poesia, vedere un bel quadro, e, se possibile, dire qualche parola ragionevole.


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