Cibo per la mente

Una recente ricerca di una università americana ha dimostrato che tutte le persone che fanno una ricca e abbondante colazione manifestano, nell'arco della giornata, una memoria superiore rispetto a coloro che saltano il tradizionale Breakfast. Allo stesso tempo, un team di esperti in scienze della comunicazione ha enunciato una teoria singolare riguardo il rapporto mente-alimentazione. Pare infatti, che nei periodi monitorati, alcuni individui siano stati sottoposti ad un intensificazione della attività celebrale, e abbiano contestualmente migliorato il loro rapporto con il cibo, adottando scelte razionali e ponderate riguardo le pietanze. La conclusione è che il cibo è il vero carburante del cervello, il quale diventa saggio e sagace se alimentato anche dall'esercizio mentale e dal pensiero. Ahi noi, i nostri Guerrieri del Martedì hanno pensato bene di dare tanta benzina all'emisfero cranico, ma qualcuno ha ecceduto nelle dosi. La pesa pubblica di Massa ha annunciato, nell'ultima settimana, il superamento del limite consentito per alcuni soggetti. I buontemponi hanno pensato che diventare ultra centenari è cosa buona e giusta, senza distinguere fra età e massa lorda. Il traguardo dei "100" è stato frainteso e adesso si rende necessario un doveroso dietro front della dieta. Non giova a loro vantaggio l'utilizzo frequente dei nuovi dispositivi multimediali che distolgono il pargolo dalla lettura, contravvenendo alla seconda tesi enunciata dagli studiosi testè. Qualcuno si giustifica asserendo che è faticoso seguire il testo di un romanzo, visto che dopo una settimana esce il film; altri si rifugiano dietro l'alibi della metamorfosi del metabolismo, nemico acerrimo e impietoso nei confronti dei poveri ultra quarantenni. Forse la colpa della tendenza al dilatamento di specifiche aree a rischio (vedi pancia o doppiomento) è da ricercare nella catena alimentare. L'essere umano, inteso proprio come esemplare uomo, ricopre infatti il primo posto nella scala dei cosiddetti nutritori. Essendo onnivoro mangia tutti i tipi di alimenti, prediligendo la carne, senza distinguere fra rossa, bianca, nera, bionda, castana, mesciata o tinta. Anche qui però, alcuni gruppi di ricercatori si sono imposti di studiare i casi singoli, seguendo nello specifico il comportamento di quelli che la "carne" non la vedono da tempo. Il Blog si ripromette di pubblicare i risultati nelle prossime uscite. In definitiva sono finiti i tempi nei quali erano le donne attente a non diventare tutta "ciccia e brufoli", adesso sono gli uomini che variano il tipo di carne da pappare, mentre su qualcuno di noi sono ricomparsi i "brufoli" e l'acne giovanile, forse legati ad eccessiva attività ludico manuale. ENJOY YOUR SELF Warriors!

Alessandro Morandotti: Troppo cibo rovina lo stomaco, troppa saggezza l'esistenza.

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