L'arte di scrivere


Senza ombra di dubbio, oggi stiamo assistendo a una grande espansione della scrittura. Si scrive sempre di più, ovunque, ma si scrive in modo molto diverso da alcuni anni fa, perché il web ha cambiato il nostro modo di comunicare, di scrivere, ma anche di leggere e “guardare” i testi. Il nostro blog è l'espressione piu' pura e limpida delle nuove forme di comunicazione on-line. una delle tante innovative vie per raccontare delle proprie sensazioni, adoperando l'antichissima arte degli scritti e dei documenti. Niente di nuovo rispetto alle forme arcaiche di comunicazione, di diverso c'è solo il mezzo, lo strumento, mentre inalterato è rimasto il metodo. Tuttavia, non è sicuramente facile adattare il lessico alle fugaci e repentine metodologie di espressione e comunicazione verbale. Chi scrive non può non tener conto del profilo dei destinatari , plasmando il messaggio alle papille gustative dei moderni lettori. Oggi tutto ciò che riguarda il nostro modo di essere è immediato, subitaneo quasi fulmineo. La nostra ricerca continua di soluzioni e di immediatezza ci porta ad essese impulsivi, istantanei; vogliamo tutto e subito. Quindi la scrittura deve essere mirata, calzante alle aspettative dei naviganti, cercando al tempo stesso di mantenersi dentro margini e argini prestabiliti e ben definiti. Era inevitabile visto come e' cambiata la figura dei surfers della rete, coinvolti dallo zapping sfrenato fra siti e pagine web. Dicono le stime che il popolo di internet spazia da una pagina all'altra, limitandosi a leggere poche righe, lasciandosi attrarre maggiormente da colori prestabiliti ( giallo e blu ) o dalla grandezza dei caratteri ( 14 pare sia l'ideale ) . Adesso invece voglio riportarvi alcune indicazioni che ho appreso da gente più preparata di me, riguardante i metodi di comunicazione scritta nel web.
  • Per chi narra è molto importante essere chiari e concisi, alle volte si tende ad essere eccessivamente esplicativi nel descrivere un qualcosa, temendo di non essere capiti. Non sottovalutate chi vi ascolta perchè quando si racconta non lo si deve mai fare troppo e, soprattutto, non bisogna mai spiegare al lettore ciò che sta leggendo.
  • Mai testi troppo lunghi, che si perdono in descrizioni inutili e, a volte, raccontano vicende collaterali del tutto ininfluenti sulla storia stessa. Spesso ci si fa prendere la mano dal fervore letterario. Va bene mostrare anche buone qualità, ma non bisogna uscire dal seminato, come si suol dire.
  • In taluni casi è impossibile trattenersi dall'esprimere il proprio punto di vista. In un racconto l’autore, se non in casi eccezionali e usando i guanti, le pinze, le molle, il bisturi, ecc. ecc. non esprime mai la sua opinione. Egli racconta dei fatti e basta. Se è molto abile saranno i fatti a parlare al posto dell’autore e il lettore si troverà inconsapevolmente portato a condividere le posizioni dell’autore che... non sono mai state esplicitate direttamente.
  • Cercate di creare un incipit entusiasmante, una fase centrale ricca di stacchi e contrasti, e infine di inserire una finale (che potrebbe anche cedere all’emozione e potrebbe essere una citazione), per fissare completamente la suggestione emotiva.
Ora tocca a voi cimentarvi nei commenti o solo nei saluti, oppure nel creare un racconto o una storia ( il nostro Blog sara' lieto di fare da cassa di risonanza e veicolo pubblicitario) . Per ora vi auguro una buona settimana, miei amati lettori guerrieri.


Sant'Agostino : Il mondo è un libro. Chi non viaggia ne legge una pagina soltanto.

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